Il prolasso della ghiandola della III palpebra

Che cos’è?

Il prolasso della ghiandola della terza palpebra è molto frequente nel cane, soprattutto in alcune razze (cocker inglese, bull dog inglese, beagle, boxer, basset hound, shihtzu..), meno nel gatto. La terza palpebra si presenta come una plica triangolare posta nell’angolo dell’occhio. Questa struttura contiene una ghiandola, responsabile del 40-60% della produzione lacrimale, mantenuta in sede da un legamento. Quando la ghiandola prolassa, si presenta come una masserella rotondeggiante rossa nell’angolo dell’occhio, simile ad una ciliegia: perciò viene chiamata anche “cherry eye”.

prolasso ghiandola iii palpebra

Come si interviene?

Più tempo la ghiandola rimane prolassata, più saranno le alterazioni a suo carico in quanto col tempo si ingrossa e si infiamma. In passato il trattamento suggerito prevedeva la sua asportazione parziale o totale: oggi è noto che questo possa influire negativamente, soprattutto nelle razze predisposte, sulla produzione delle lacrime, che diminuisce notevolmente, aumentando il rischio di sviluppare una cheratocongiuntivite secca (KCS) e/o congiuntiviti croniche. Per questo motivo la soluzione migliore è rappresentata dal riposizionamento della ghiandola in una “tasca” creata chirurgicamente, oppure ancorandola a varie strutture dell’occhio.

Le recidive non sono frequenti, ma nemmeno impossibili: in una piccola percentuale di animali operati la ghiandola può infatti prolassare nuovamente.

Come apparirà dopo l’operazione?

Dopo la chirurgia è possibile che l’area risulti gonfia ed arrossata, inoltre potrebbe essere presente un leggero scolo sieroso o siero emorragico: l’importante è tenere pulita la zona con le apposite soluzioni oculari. Il vostro animale dovrà indossare un collare elisabetta finchè i medici lo riterranno opportuno, in modo da evitare autolesioni che possano far recidivare il prolasso e rendere vana la chirurgia. I punti di sutura non andranno rimossi in quanto sono riassorbibili.

Dovrò fare delle terapie postoperatorie?

Si. Dopo la chirurgia sarà necessario applicare una pomata antibiotica in corrispondenza nella zona operata, oltre ad altra terapia per bocca. La pulizia della zona e la costanza nelle terapie sono fondamentali per una buona riuscita ed una rapida ripresa di per sé molto semplice ed indolore!